COMUNICATO STAMPA
17 settembre 2024
Italia Nostra guarda al futuro Forlanini come una realtà aperta al mondo
San Camillo, Spallanzani, Forlanini: una vera e propria città della salute, qualche decennio fa e prima azienda ospedaliera d’Europa per ampiezza, numero di degenti e dipendenti, smembrata in seguito a varie riforme sanitarie. Un unicum, come complesso urbanistico funzionale di 40 ettari, collocato in posizione strategica tra i quartieri Monteverde e Portuense ed elemento di connessione tra questi, con mirabili e diversificati modelli di edilizia ospedaliera, dai padiglioni di San Camillo e Spallanzani al primo ospedale monoblocco di Roma, rappresentato dal Forlanini, nato nel 1934 come sanatorio E POLO DI ASSISTENZA E RICERCA A LIVELLO MONDIALE.
In linea con l’impegno per la tutela del centro storico e della città consolidata, Italia Nostra, in ossequio alla tradizione che ci ha visti difendere in prima linea l’ospedale San Giacomo – chiuso dalla Regione Lazio il 31 ottobre 2008 e ancora in disuso e in abbandono – ha inteso suo dovere occuparsi della vertenza che attiene al Forlanini e al suo futuro, per il quale sono attualmente in campo due proposte:
- Da una parte, in virtù della Dichiarazione di intenti siglata l’8 febbraio 2024 tra la Santa Sede e la Presidenza del Consiglio dei ministri, si prospetta un trasferimento del Bambino Gesù, ospedale pediatrico del Vaticano – attualmente costretto nella inadeguata sede del Gianicolo – negli storici padiglioni dell’ospedale di Monteverde.
- Dall’altra in opzione che nasce invece dalla passione e competenza di autorevoli e rappresentativi esponenti della sanità pubblica romana, e tra questi il Prof. Massimo Martelli e il Dott. Riccardo Fatarella, Sostenuti dal Comitato tutela Forlanini e da numerosissimi cittadini. Un progetto lungimirante, al servizio della collettività E DEI SUOI REALI BISOGNI, frutto della pregressa esperienza dei proponenti. Una proposta tesa non solo a rafforzare la sanità pubblica ma a coniugare questa con la ricerca e l’alta formazione in collaborazione con istituzioni SANITARIE E ASSISTENZIALI dei Paesi emergenti del Mediterraneo e del continente africano.
Italia Nostra guarda con favore a questa seconda soluzione, in grado di sviluppare interessanti prospettive a vantaggio degli interessi nazionali e intesa a superare macchinose operazioni di trasferimento, quale l’iter previsto per il Bambino Gesù al Forlanini, che si tradurrebbe inevitabilmente in una concessione di “extraterritorialità ” per gli storici edifici e il pregiato parco del Forlanini, estromettendo per sempre il controllo di tutela del ministero della Cultura, che consideriamo insostituibile, per LE PROSPETTIVE DI tutela urbanistico architettonica e VALORIZZAZIONE e pubblica FRUIZIONE PREVISTE E GARANTITE DAL CODICE DEI BBCC PER IL PATRIMONIO PUBBLICO.
Assume, in tal senso, particolare rilievo, l’avvio della procedura di interesse storico e scientifico della Collezione Morelli, un Museo unico per reperti anatomici, nato nel 1941 per volere del direttore dell’ex sanatorio Eugenio Morelli, che mantiene il suo profilo espositivo all’interno dello storico edificio, una volta “Tempio della sanità pubblica italiana” IN QUANTO AD ESSO PERTINENTE E DA ESSO PERTANTO INSCINDIBILE.
Apprezziamo il meritorio impegno del Vaticano in campo sanitario e comprendiamo le insopprimibili esigenze di miglioramento dell’offerta di salute, tanto da ritenere utile un impegno del Governo in concorso con gli Enti locali per individuare al più presto un’area fabbricabile idonea per collocare il nuovo Bambino Gesù.
A maggior ragione sosteniamo, insieme ai protagonisti della seconda proposta, la realizzazione di un centro di assistenza, cura e ricerca aperto ad altre realtà mondiali, che guardi a un futuro di sviluppo e cooperazione e ci riproponiamo, per favorire una migliore conoscenza del progetto, di promuovere una conferenza stampa congiunta nei prossimi giorni, nella sede di Italia Nostra.