L’Alleanza Mobilità Dolce sostiene la riapertura della FerroviaCivitavecchia – Capranica – Orte

L’Alleanza Mobilità Dolce sostiene la riapertura della Ferrovia
Civitavecchia – Capranica – Orte

Contrari a chi propone una ciclovia al posto del treno: idea ormai
superata perché treno+bici+cammini ha grande successo ovunque.

L’Alleanza Mobilità Dolce (AMODO) è da sempre impegnata a favorire la
mobilità sostenibile dei territori. Grazie alle sue azioni ha favorito
la nascita della cultura del camminare, pedalare e del trasporto
ferroviario locale, molto più amico dell’ambiente e molto più sicuro
di quello stradale. AMODO è una rete nazionale di 29 associazioni tra
cui Italia Nostra, Legambiente, WWF, TCI, Rete dei Cammini,
Federparchi, FIE, Federtrek, Borghi Autentici d’Italia, Cittaslow, ARI
Randonnée, AICS e il Comitato per la riapertura della Ferrovia
Civitavecchia-Capranica-Orte, con l’obiettivo di far crescere la
mobilità dolce, anche e soprattutto attraverso l’Integrazione tra
treno e bicicletta e cammini. L’Alleanza in particolare punta al
recupero del trasporto ferroviario finalizzato al turismo culturale ed
enogastronomico, nel rispetto della natura e di una migliore qualità
del vivere il tempo libero.

“Per queste ragioni AMODO non è favorevole alle petizioni in corso per
la trasformazione della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte in pista
ciclabile e pedonabile, perché siamo convinti che mettere la bici
contro il treno è una brutta storia del passato, ormai superata – ha
dichiarato Anna Donati, portavoce AMODO – stante il successo del treno
più bici e cammini ovunque in Italia e in Europa”.

AMODO sostiene da sempre e con molto impegno la ferrovia ed ha svolto
le sue iniziative perché si affermasse la consapevolezza
dell’importanza, per la creazione di sviluppo, della riapertura delle
ferrovie sospese o dismesse, elaborando un proprio Dossier Futuro
Sospeso. Ricordiamo che il Parlamento ha compreso la validità delle
proposte e ha approvato all’unanimità nel 2017 la Legge 128 che ha
istituito le ferrovie turistiche in Italia. Parte integrante della
legge è l’elenco delle ferrovie dismesse o sospese da recuperare, tra
cui è inserita a pieno titolo la Ferrovia
Civitavecchia-Capranica-Orte: elenco confermato anche con il
provvedimento del MIT di attuazione. E che il Piano Regionale dei
Trasporti del Lazio del 2022 ha ribadito come la propria strategia di
sviluppo del trasporto ferroviario dal porto di Civitavecchia verso le
aree interne e la trasversale Orte-Falconara.

È bene ricordare – inoltre – che per la sua riapertura sono stati
spesi oltre 220 miliardi di lire anni ’80 e le FS hanno ricevuto altri
123 miliardi di lire finalizzati al completamento dei lavori e alla
sua elettrificazione. Altra spesa importante è stata fatta dalla
Unione Europea, Regione Lazio, Autorità di sistema portuale di
Civitavecchia, Interporto centro Italia per il progetto realizzato
dalla ITALFERR.

Per questo ci auguriamo che gli interessi della collettività
prevalgano su visioni miopi e superate, e venga compresa l’importanza
della ferrovia, accanto alla quale potrebbero nascere piste ciclabili,
sentieri e cammini, o quelli che già esistono potrebbero trovare nelle
stazioni il naturale luogo dell’intermodalità dolce e dei servizi di
accoglienza, a vantaggio del turismo di luoghi meravigliosi. La
ferrovia Civitavecchia-Orte è necessaria al trasporto ferroviario
merci, viaggiatori e turistico. Per la sua riapertura, anche se in
prima fase a fini turistici, l’Alleanza mobilità dolce è da sempre
favorevole e lo riafferma con chiarezza e determinazione.

Tant’è che la manifestazione Maratona Ferroviaria Nazionale di AMODO
del 2023 si è svolta proprio su questi territori, con il titolo di
Maratona Ferroviaria dell’Etruria, incontrando Sindaci, Istituzioni,
Associazioni, con la richiesta che, dalla lista di ferrovie da
riaprire contenuta nella Legge 128, sia giunto il momento di passare
ai fatti con investimenti e strategie finalizzate a restituire il
treno ai territori della Tuscia.

Alleanza Mobilità Dolce – AMODO