SCHEDA VALUTAZIONE FILM
a cura di: Catello MASULLO
TITOLO : HO VOGLIA DI TE
REGIA : LUIS PRIETO
INTERPRETI PRINCIPALI : RICCARDO SCAMARCIO, LAURA CHIATTI, KATY LOUISE SAUNDERS
ORIGINE : ITALIA
DISTRIBUZIONE : WARNER BROS PICTURES ITALIA
DURATA: 110’
SOGGETTO : SENTIMENTALE
Step (Scamarcio) torna a Roma dopo aver passato due anni negli USA. Incontra i vecchi amici, ma non la sua ex (Saunders) con la quale ha rotto i ponti da tempo. Incontra, per caso (?), una giovane aspirante attrice (Chiatti), che lo stuzzica. Dopo i primi battibecchi, scocca, fatale ed inevitabile come le tasse…, la freccia di Cupido… Nel frattempo la ex di Step si prepara al suo matrimonio, ma non è certa al 100% dei propri sentimenti. E, per accertarsene, non le rimane che organizzare, con la complicità di un amico comune, un incontro galante, per verificare se la vecchia fiamma è sopita, oppure no…
Tratto dal romanzo omonimo di Federico Moccia, sèguito di “Tre metri sopra il cielo”, best sellers dello stesso autore. “Responsabile” anche del soggetto e co-sceneggiatore con Teresa Ciabatti sia del film tratto dal primo romanzo che quello di cui alla specie. Sebbene la produzione, con un impeto di esterofilia, abbia voluto sostituire alla regia Luca Lucini, che aveva firmato il primo fortunato film, con lo spagnolo Luis Prieto, il risultato non cambia in meglio. Il film appare come un collage di spot pubblicitari, di stereotipi giovanilistici di ogni foggia e dimensione. Sciorinati in forma piatta, che più piatta non si può. Alcune trovate, i cui meriti sono ovviamente da attribuire integralmente al romanzo e non al film, sono azzeccate : come la ormai celeberrima “catena dell’amore” di ponte Milvio, cui ogni coppia di ragazzini romani innamorati è “obbligata” ad agganciare il fatidico lucchetto la cui chiave deve essere lanciata nel Tevere per sancire “l’Amore per sempre” , ed il colpo di scena finale, gesto clamoroso cui ogni innamorato, giovane o meno, ambirebbe per conquistare il cuore della sua amata. Ma non bastano a salvare dal naufragio un film che non fa onore alla mitica Warner Bros che lo distribuisce. Anche la confezione non brilla. Se la fotografia è passabile, a cura di Manfredo Archinto, che si è specializzato nel valorizzare le bellezze del più desiderato dalle ragazzine, Riccardo Scamarcio, avendolo fotografato non solo nei due film tratti dai libri di Moccia, ma anche in quello , da titolo evocativo, “L’uomo perfetto”, il commento sonoro è invece invadente , con delta sonori al limite del fastidioso, spesso oscurante i dialoghi.
FRASI DAL CINEMA : “ Sai a cosa servono le regole? Eh? A non buttarsi troppo in una storia. Perché innamorarsi fa paura a tutti. E allora è più comodo nascondersi dietro la fantasia. Gin, il principe azzurro non esiste. Amare è un’altra cosa : è accettare una persona con i suoi difetti, i suoi sbagli!”. (Susy Laude a Laura Chiatti).
VALUTAZIONE SINTETICA: Una stella e mezza.
VALUTAZIONE:
DA NON PERDERE ****
INTERESSANTE ***
DISCRETO ** X
DA EVITARE * X