IL 7 E L’8

                                                                      SCHEDA VALUTAZIONE FILM

                                                                       a cura di: Catello MASULLO 

TITOLO : IL 7 E L’8

REGISTA : SALVO FICARRA, VALENTINO PICONE, GIANBATTISTA AVELLINO

INTERPRETI PRINCIPALI : SALVO FICARRA, VALENTINO PICONE, REMO GIRONE, ARNOLDO FOA’, ELEONORA ABBAGNATO

ORIGINE : ITALIA

DISTRIBUZIONE : MEDUSA

DURATA: 93’

SOGGETTO : COMMEDIA 

Un venditore di cd pirata (Ficarra) corre per le vie di Palermo per sfuggire a due poliziotti che lo inseguono. Si scontra violentemente con uno studente di legge (Picone) che corre trafelato in bicicletta per non tardare ad una importante revisione della sua tesi. Nello scontro volano a terra tutti i cd, e lo studente scambia il suo cd in cui erano contenuti i documenti di tesi con un banale cd musicale. Dopo la figuraccia con il professore, lo studente si mette sulle tracce del pirata informatico per recuperare il suo cd. A casa del venditore abusivo incontra la sorella di questo (Abbagnato) ed è subito colpo di fulmine. Lo studente troverà quindi in seguito ogni scusa per continuare a frequentare quella casa. E scoprirà di essere nato non solo nello stesso anno, mese e giorno del delinquentello, ma addirittura nella stessa clinica…

La collaudata coppia televisiva Ficarra e Picone non paga lo scotto del passaggio dalla gag breve al lungometraggio sul grande schermo. I due mattatori realizzano una prestazione strepitosa. Nobilitata dal loro ruolo di autori dei testi e di regia, insieme con Gianbattista Avellino, tutti e tre all’esordio alla regia. Il trio si avvale, in fase di scrittura, della collaborazione di uno sceneggiatore di grande esperienza come Francesco Bruni, che ha alle spalle tanti dei maggiori successi del cinema italiano recente, da “Ovosodo”, a “Caterina va in città”, da “4-4-2 : il gioco più bello del mondo” a “N – io e Napoleone”. Il film è di una comicità irresistibile. Sia di situazione che di battute verbali. Anche se lo schema è quello più antico del mondo, della farsa alla Feydeau, funziona alla grande. Mediato con l’originalità di linguaggio della comicità non-sense di derivazione cabarettistica dei due comici,  ormai consumati macchiettisti. Buono il ritmo e la fluidità, che non cede al rischio, in genere  presente in tali operazioni, di un fraseggio spezzettato in tante gags collaudate, ma giustapposte. Fotografato alla grande, con luce solare, mediterranea,  da Roberto Forza (“Quando sei nato non puoi più nasconderti”, “Nati stanchi”, “La meglio gioventù”, ecc.). Montaggio veloce, senza frenesie, ma efficacissimo nel mantenere alto il ritmo, di Claudio Di Mauro (“Il mio miglior nemico”, “Quo vadis baby?”, “Manuale d’amore”, ecc.). Costumi sapidi, funzionalmente divertenti, di Cristina Francioni (“Le chiavi di casa”, “Volevo solo dormirle addosso”, ecc.). Scenografie ottimamente curate, di Nino Formica (“Giovanni Falcone”, “Un uomo perbene”, ecc.) 

FRASI DAL CINEMA : “Lui è mio padre e non lo sa. Ma nemmeno io sapevo di essere suo figlio. Addirittura in un primo tempo pensavo di essere figlio di suo padre.Ed io del suo, come in effetti è, solo che l’ho scoperto troppo tardi e nel frattempo è morto. ….C’era mio padre, lui non lo sapeva che era suo figlio. Io sono il figlio di un padre che non è neanche il suo e che non troviamo. In pratica ci sono tre padri per due figli. Ora o è un padre in più o un figlio in meno.Uno e mezzo non può essere.Lei che ne dice?”. (Ficarra e Picone al secondino dove cercano un vecchio detenuto). 

VALUTAZIONE SINTETICA: Due  stelle e tre quarti.

VALUTAZIONE:      

DA NON PERDERE  ****

INTERESSANTE  ***              X

DISCRETO **                          X                           

DA EVITARE  *