L’ALBERO DELLA VITA (THE FOUNTAIN)

                       SCHEDA VALUTAZIONE FILM

a cura di: Catello MASULLO 

TITOLO : L’ALBERO DELLA VITA  (THE FOUNTAIN)

REGIA :  DARREN ARONOFSKY

INTERPRETI PRINCIPALI : HUGH JACKMAN, RACHEL WEISZ, ELLEN BURSTYN

ORIGINE : USA

DISTRIBUZIONE : 20TH CENTURY FOX ITALIA

DURATA: 97’

SOGGETTO : FANTASCIENZA 

Una storia lunga mille anni divisa in tre capitoli : primo nel secolo XVI , il protagonista (Jackman) è inviato dalla regina di Spagna (Weisz) in Messico alla ricerca dell’albero della vita eterna, abbeverandosi alla cui linfa effettivamente gli dona  lunghissima vita; secondo capitolo ai giorni nostri in cui , da ricercatore medico, si batte con tutte le energie per trovare la cura per il cancro che sta divorando la moglie; terzo capitolo, secolo XXVI, in cui viaggia nello spazio , cercando di comprendere il mistero della vita, sul quale si è arrovellato per oltre un millennio!

Film di indubbie qualità visive e visionarie. Certamente suggestivo, nella storia e nel modo di raccontare , con montaggi alternati dei tre capitoli e con progressivi steps di conoscenza e comprensione. I momenti del film non sono tutti equilibrati ed alcuni passaggi meno convincenti nuocciono alla scorrevolezza dell’insieme. Comunque una buona prova d’autore del giovane regista di Brooklyn, che ha già ottenuto numerosi riconoscimenti per le sue precedenti opere “Pi(il teorema del delirio)” del ’98 e “Requiem for a dream” del 2000 e che ha dovuto sudare le proverbiali 7 camice per convincere Hollywood a finanziare questo film, ritenuto, forse, troppo cerebrale per fornire adeguate garanzie di  riportare a casa i capitali investiti. Musiche suggestive di Clint Mansell, già dedito ai film di fantascienza con “Doom” del 2005. Fotografia a tratti dark, a tratti luminosa, a tratti allucinata, ma sempre precisa, di Matthew Libatique (“Inside Man”, “Ogni cosa è illuminata”,  “Gothika”, ecc.). Scenografie curatissime, per tutte le epoche di ambientazioni, suggestive ed essenziali  quelle del futuro, di James Chinlund (“The final cut”, “La venticinquesima ora”, ecc.). Costumi appropriati (sontuosi, casual, eleganti, futuristi, a seconda delle esigenze), sempre di eccellente livello, disegnati da Renée April (“Una notte al museo”, “Il più bel gioco della mia vita”, “Un amore sotto l’albero”, ecc.). 

FRASI DAL CINEMA : “La morte è la via per lo stupore!”. (Lo sciamano maya a Hugh Jackman). 

VALUTAZIONE SINTETICA: Due stelle e mezza 

VALUTAZIONE:                                      

DA NON PERDERE  ****

INTERESSANTE  ***              X

DISCRETO **                          X

DA EVITARE  *