LEZIONI DI VOLO

                                                         SCHEDA VALUTAZIONE FILM

                                                         a cura di: Catello MASULLO 

TITOLO : LEZIONI DI VOLO

REGISTA : FRANCESCA ARCHIBUGI

INTERPRETI PRINCIPALI : GIOVANNA MEZZOGIORNO, FALVIO BUCCI, ANNA GALIENA, ROBERTO CITRAN, ANGELA FINOCCHIARO, ANDREA MIGLIO RISI, ANGEL TOM KARUMATHY

ORIGINE : ITALIA

DISTRIBUZIONE : 01 DISTRIBUTION

DURATA: 106’

SOGGETTO : ROAD MOVIE, MELO’ CON TONI DI COMMEDIA E DI DRAMMA 

Due compagni di liceo dell’ultimo anno sono amici inseparabili. Tanto da essere conosciuti da tutti come “Pollo” (Miglio Risi) e “Curry” (Karumathy). Entrambi di famiglie agiate. “Pollo” è figlio di un ricco antiquario ebreo (Bucci) e di una insegnante (Galiena). “Curry” , di origini indiane, è stato adottato da piccolo da una coppia formata da un giornalista (Citran) ed una psicologa (Finocchiaro). Entrambi bocciati alla maturità. Entrambi scontenti della vita e abulici. Riescono a convincere i rispettivi genitori a farsi finanziare un viaggio in India. Dove si fanno subito rapinare da un furbo tassista, al quale affidano incautamente (da veri “polli” , senza nemmeno il “curry”…) i loro zaini contenenti documenti, biglietti e soldi. Capitano quindi , rocambolescamente, in un villaggio sperduto, dove c’è un piccolo presidio sanitario ove operano medici volontari di una organizzazione internazionale, tra i quali la ginecologa italiana (Mezzogiorno) che li ha raccattati per strada. “Pollo” ha una tenera storia con la dottoressa. “Curry” acquista la consapevolezza dell’importanza delle radici e di conoscere la vera madre. La dottoressa, a causa della relazione con lo studente, entra in crisi con il marito , medico scozzese, dirigente della organizzazione. I due studenti viaggiatori e la dottoressa, partono insieme dal campo, alla ricerca, ciascuno, di….

Franceschi Archibugi, arrivata al suo settimo lungometraggio, conferma le sue indubbie doti di filmaker. Realizza un diario di viaggio credibile, attento, non banale. Il montaggio parallelo del viaggio in India e delle angosce romane dei genitori è un contrappunto interessante e stimolante. Lo sguardo sulla storia d’amore, solo intuita, sfumata, mai esplicitamente esternata, fa da contrappunto alla visione consapevole, matura, dolente, delle condizioni della umanità indiana sofferente. Un film delicato e forte nel contempo. Di dialoghi concitati, con battute fulminanti,  ma anche di sguardi, di silenzi. Che sanno come arrivare a toccare le corde delle emozioni.  Interpretazione formidabile della Mezzogiorno, che conferma una presenza scenica sempre più carismatica. Recitazioni superlative dei quattro adulti Finocchiaro, Galiena, Bucci e Citran. Acerbe quelle dei ragazzi, Andrea Miglio Risi (figlio d’arte di Marco Risi ed Elena Miglio), e Angel Tom Karumathy. Costumi curatissimi, di Sonoo Mishra (“Gangs of New York”, “Una talpa al bioparco”, “Alla luce del sole”, ecc.). Scenografie professionali, convincenti , a cura di Campbell Mitchell (“Lady Henderson presenta”, “Neverland-Un sogno per la vita”, “Snatch”, ecc.).  Fotografia nitida, straordinariamente efficace, di Sean Barclay (“Joyeu Noel”, “Prima che arrivi l’alba”, ecc.). 

FRASI DAL CINEMA : “Sono arrivata a 34 anni ed ho capito che non bisogna mai uccidere nessuno, per nessuna ragione!”. (La dottoressa Giovanna Mezzogiorno al giovane Angel Tom Karumathy). “Cosa prova uno dell’88 per una del ’72?Io c’ho 3 in matematica!”. (Giovanna Mezzogiorno e Andrea Miglio Risi). 

VALUTAZIONE SINTETICA: Due  stelle e mezza.

VALUTAZIONE:  

DA NON PERDERE  ****

INTERESSANTE  ***              X

DISCRETO **                           XDA EVITARE  *