IL SOLE CHE DIVENTA ACQUA NEL SAHEL

di Catello MasulloSommario

La memoria affronta un caso pratico di sistema di pompaggio solare che gli scriventi hanno progettato in Africa in uno dei Paesi aderenti al CILSS. L’attività, finanziata dalla Unione Europea che ha indetto una gara al quale la società Hydroarch s.r.l. è risultata aggiudicataria, rientra nei piani comunitari di sostegno ai Paesi in via di sviluppo nell’ambito del “Programma di Gestione delle Risorse naturali”. L’obiettivo della memoria è quello di dimostrare che il sistema di pompaggio solare costituisce una metodologia di assoluto interesse, soprattutto in aree particolarmente depresse e non servite dalla rete di distribuzione elettrica, per migliorare l’approvvigionamento idrico in territori notoriamente siccitosi. La ricerca ha lo scopo di promuovere l’impiego a livello nazionale di fonti energetiche alternative, anche in attuazione alle recenti normative in materia di sostegno dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (D.Lgs. N° 387 del 29/12/2003).

1    Introduzione

La tecnologia fotovoltaica (FV) consente di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica. Essa sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico che è basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori (fra cui il silicio, elemento molto diffuso in natura) che, opportunamente trattati, sono in grado di generare elettricità se colti da radiazione solare, senza quindi l’uso di alcun combustibile. Il dispositivo più elementare capace di operare una tale conversione è la cella fotovoltaica che è in grado di erogare tipicamente 1/1,5 W di potenza quando è investita da una radiazione di 1000 W/m2, ovverosia in una ipotesi di condizioni standard di irraggiamento. Più celle assemblate e collegate in serie tra loro in una unica struttura formano il modulo fotovoltaico. Un insieme di moduli, connessi elettricamente tra loro, costituisce il campo fotovoltaico che, insieme ad altri componenti meccanici, elettrici ed elettronici, consente di realizzare dei sistemi fotovoltaici. Pertanto il sistema fotovoltaico, nel suo insieme, capta e trasforma l’energia solare disponibile e la rende utilizzabile per l’utenza sotto forma di energia elettrica.

In generale, i sistemi fotovoltaici offrono dei grandi vantaggi:

§         assoluta mancanza di rumore e di emissione di gas inquinanti, il che rende pressoché nullo l’impatto ambientale;

§         assenza di parti in movimento, e quindi di usura, ciò rende marginali i costi per manutenzione;

§         elevata durata del generatore; un modulo fotovoltaico commerciale viene normalmente garantito per tempi di 20-25 anni;

§         ridotti costi di decommisioning, ossia di smaltimento di un impianto che deve essere smantellato: infatti il componente base di un generatore fotovoltaico terrestre è il silicio (che deriva dalla silice SiO2 di cui è fatta la sabbia);

§         il grado di purezza richiesto al silicio per impieghi fotovoltaici è molto minore di quello necessario per la realizzazione di chip elettronici; quindi la materia prima di una industria fotovoltaica può essere costituita dagli scarti dell’industria elettronica.

Vi è, infine, da sottolineare che un sistema fotovoltaico ubicato in aree non collegate alla rete elettrica è un’applicazione economicamente vantaggiosa per la fornitura di energia rispetto a costosi sistemi di accumulo elettrico (batterie), o a fonti tradizionali quali generatori diesel.

Viceversa, la diffusione del fotovoltaico è frenata da:

§         elevato costo, anche se è in atto una progressiva riduzione di costo del prodotto per le economie di scala in atto dovute agli incrementi di volume di produzione;

§         difficoltà nel far coincidere la disponibilità della sorgente con le richieste dell’utente.

2           il caso in esame

Il sistema di pompaggio solare, di seguito descritto e che gli scriventi hanno progettato in Africa in uno dei Paesi aderenti al CILSS, (Comite permanent Inter-etats de Lutte contre la Secheresse au Sahel), è stato finanziato dalla Unione Europea che ha indetto un “Appel d’Offre” al quale la società Hydroarch s.r.l. è risultata aggiudicataria. L’attività rientra nei piani comunitari di sostegno ai Paesi in via di sviluppo nell’ambito del “Programma di Gestione delle Risorse naturali” e denominato “Programma Regionale Solare Fase II” (PRSII).

Questo programma ha permesso, grazie all’installazione di sistemi fotovoltaici di pompaggio dell’acqua, di contribuire alla realizzazione dei seguenti scopi fondamentali:

§         la diffusione di una tecnologia affidabile ed adatta al contesto del Sahel;

§         il coinvolgimento delle popolazioni locali alla gestione degli impianti installati;

§         l’inclusione tra le politiche nazionali di adduzione di acqua potabile della metodologia del pompaggio solare fra le strategie di sviluppo e accesso permanente ai servizi di acqua potabile.

Al CILSS aderiscono nove Paesi sub-sahariani: Capo Verde, Mali, Guinea Bissau, Gambia, Burkina Faso, Senegal, Ciad, Mauritania, Niger.

Proprio il Niger è lo Stato in cui risiede l’impianto di pompaggio solare oggetto della presente pubblicazione.

2.1           Niger

Il Niger (Figura 1) è privo di sbocchi sul mare, dal quale dista più di 650 km. Confina a Nord con l’Algeria e la Libia, a Est con il Ciad, a Sud con la Nigeria e il Benin e a Ovest con il Burkina Faso e il Mali. Ha una superficie complessiva pari a 1.287.305 Km², essendo, per dimensioni geografiche, il secondo paese dell’Africa occidentale, anche se, con una popolazione stimabile in circa 10.355.000 (2001) di unità e concentrata prevalentemente a sud, nella valle del Niger, è uno dei meno popolati. Il territorio é occupato per circa due terzi dal deserto e per un terzo dal Sahel (la zona semidesertica a sud del Sahara). Solo una ristretta area a sud, riceve acqua a sufficienza per i raccolti. La porzione di deserto, in rapporto a quella di semideserto, è in continuo aumento, ed esiste il rischio che il Paese possa un giorno scomparire sotto una distesa di sabbia. In Niger le riserve d’acqua sono limitate, e il fiume Niger attraversa solo una piccola aerea del paese, confinante con Mali, Burkina Faso e Benin. La rapida desertificazione del Niger è dovuta a una molteplicità di fattori:

§         i devastanti periodi di siccità degli anni ’70,

§         l’eccessivo sfruttamento dei pascoli,

§         l’abbattimento degli alberi per procurarsi la legna per cucinare,

§         le sabbie con un’alta concentrazione di quarzo puro che rende difficilmente utilizzabile il soprasuolo e poveri i raccolti.

Il clima si caratterizza da fortissime escursioni termiche: in linea di massima il Niger ha temperature medie intorno ai 30° C, che possono superare i 50° C nella stagione più calda (tra marzo e giugno).Viceversa nel periodo più fresco che va da dicembre a febbraio, le temperature nelle ore notturne possono scendere, nel deserto, anche sotto zero. Le piogge, solitamente comprese nel periodo tra giugno e ottobre, hanno intensità elevatissime, e sono precedute dall’”harmattan”, un vento che porta una nebbia fine e polverosa.

Figura 1 . Carta geopolitica del Niger

1.1           Caratteristiche del sito dove risiede il sistema di pompaggio solare

Nella regione del Niger numerosi siti sono stati identificati come possibili fruitori del sistema di pompaggio solare, secondo un criterio di scelta basato sui seguenti parametri:

§         sito facilmente accessibile;

§         raggiungibilità della risorsa idrica con scavi dell’ordine di 30-40 m;

§         fabbisogni d’acqua potabile dell’ordine di 10 m3/gg;

§         esistenza di infrastrutture idrauliche, per limitare il costo dell’operazione.

Sono stati considerati, inoltre, anche dei fattori socioeconomici quali:

§         l’adesione della comunità al progetto;

§         la formazione di un comitato per la gestione della risorsa idrica.

Tra i vari impianti fotovoltaici realizzati, si è deciso di descrivere, nella presente memoria, quello ubicato nel villaggio di Kokoarè (Figura 2) che si trova a circa 30 Km da Niamey lungo la RN1 in direzione di Dosso e che ha visto la diretta partecipazione alle attività di studio di tutti gli scriventi.

Figura 2 . Villaggio di Kokoarè – Fontana pubblica per la distribuzione della risorsa idrica

Il villaggio disponeva già di una piccola infrastruttura per la captazione della risorsa idrica così strutturata:

§         pozzo murato

§         un serbatoio di cemento di 10 m3 con livello di riempimento a 2,75 m dal suolo

§         fontana localizzata al centro del villaggio distante circa 100 m dall’opera di presa

Le caratteristiche del pozzo sono le seguenti:

§         diametro dell’opera fuori terra (cordolo) 1,80 m

§         diametro della zona di captazione 1,40 m

§         profondità totale 36.47 m

§         livello statico della falda 31.40 m

§         livello dinamico a 5m3/h 31.85 m

§         livello dinamico a 1,5 m3/h 31.80 m

L’altezza geodetica di pompaggio è pari a 34,35 m, a cui si devono aggiungere delle modeste perdite  di carico localizzate e continue: ne consegue che la prevalenza totale dell’impianto di sollevamento può essere stimata pari a 35 metri.

1.1           Caratteristiche climatiche e irraggiamento solare

I vari sistemi di pompaggio fotovoltaico progettati ed istallati nell’ambito Programma Regionale Solare Fase II, PRSII, CILSS UE, sono inseriti in un contesto ambientale estremo: sono ubicati, infatti, in luoghi caratterizzati da condizioni climatiche eccezionali essendo soggetti a tempeste di sabbia, a temperature ben al di sopra di 45°C, a umidità relativa variabile dallo 0% al 100%, a velocità del vento che possono raggiungere anche i 150 km/h.

Al fine di eseguire il dimensionamento dei sistemi di pompaggio solare si sono fissate delle condizioni di riferimento medie ma cautelative:

§         temperatura ambientale costante pari a 35°C;

§         velocità del vento costante pari a 1 m/s;

§         energia solare globale giornaliera ricevuta da un modulo orientato a 15° Sud pari a 6 kWh/m2;

§         distribuzione dell’intensità solare simmetrica rispetto a mezzogiorno e costante durante ogni ora cosi come riportata in figura 3.

Figura 3 . Irraggiamento solare (W/m2) di riferimento

1.1           Stima del fabbisogno

In generale, la distribuzione di acqua nei villaggi deve soddisfare i seguenti e differenti utilizzi:

§         uso privato;

§         uso professionale;

§         uso pubblico.

Tuttavia, a causa delle caratteristiche sociali dei villaggi inclusi nel Programma, gli interventi previsti nel PRSII sono destinati solamente all’uso privato, anche se il valore numerico di questo fabbisogno cambia tra i Paesi e le Regioni del Sahel.

In tabella 1 sono riportati dei valori di riferimento ricavati tramite una campagna di indagini svolta in loco, nel villaggio di Kokoarè in Niger.

Tabella 1 . Consumi idrici nel villaggio di Kokoarè in Niger

La somma dei volumi totali giornalieri della richiesta idrica è il volume del giorno medio erogato all’utenza. Viceversa, il volume di pompaggio deve essere eguale al consumo del giorno di punta, ovverosia pari al consumo del giorno medio moltiplicato per un fattore di punta, che, a seguito di una campagna di indagini, è stato assunto pari a 1.5.

Nel volume totale giornaliero massimo si è tenuto conto anche delle perdite idriche che, sebbene le condotte siano nuove, in via cautelativa, sono state ritenute pari al 15% del volume richiesto.

Occorre rilevare, comunque, che in altri casi di studio il fattore limitante nelle scelte sui volumi da emungere dai pozzi, è stata la disponibilità della risorsa idrica che, di conseguenza, ha determinato il dimensionamento di tutte le opere.

A tal proposito, al fine di prevenire un eventuale depauperamento dell’acquifero, su ogni pozzo sono state eseguite delle prove di emungimento per verificare la quantità di risorsa disponibile.

Infine, si è provveduto alla ripartizione dei consumi medi nelle varie fasce orarie nel villaggio di Kokoarè, la cui rappresentazione grafica è riportata in figura 4.

Figura 4 . Ripartizione oraria del consumo nel villaggio di Kokoarè in Niger

1.1           Descrizione del sistema di pompaggio

Lo schema costruttivo-funzionale dell’ impianto fotovoltaico progettato dagli scriventi, e analogo a molti altri realizzati sia in Niger che in altri Paesi del CILSS, è riportato in figura 5. Il sistema si compone dei seguenti elementi:

  1. Sistema di pompaggio fotovoltaico;
  2. Pozzo;
  3. Condotta di mandata;
  4. Serbatoio pensile;
  5. Rete di distribuzione e fontana;
  6. Sistema di acquisizione dati.

 Figura 5 . Schema costruttivo-funzionale dell’impianto fotovoltaico di Kokoarè in Niger

1.1  Caratteristiche delle opere

1.1.1      Generatore fotovoltaico

Il generatore è costituito da 8 moduli in serie del tipo PWX500 Photowatt da 50 W ciascuno installati su tre supporti ancorati al suolo con una soletta di cemento.

Ogni modulo è caratterizzato dalle seguenti specifiche tecniche (Tabella 2 e Tabella 3):

Tabella 2. Caratteristiche generali del modulo fotovoltaico PWX500

Tabella 3 . Specifiche tecniche del modulo fotovoltaico PWX500

Ogni modulo presenta le Curve caratteristiche V-I riportate in Figura 6

Figura 6 . Curve caratteristiche V-I per il modulo fotovoltaico PWX500

Il generatore è stato inclinato a 15° verso Sud, al fine di ottimizzare l’incidenza dei raggi solari, mentre l’unità di manovra è stata posta all’ombra dei moduli. Le principali caratteristiche dell’apparecchiatura sono:

§         Tensione di alimentazione : da 60 a 120 Volt

§         Potenza nominale delle pompe: 400 W

§         Potenza di punta (Wp) del generatore: da 300 a 400 Wp

Un siffatto generatore fotovoltaico, accoppiato ad una pompa, è in grado di sollevare una portata variabile da 5 a 15 m3 al giorno con una prevalenza da 15 a 80 metri.

1.1.1           Pompaggio e condotta di mandata e distribuzione

Le caratteristiche richieste da questo sistema di pompaggio, piccole portate e notevole prevalenza, escono del campo della pompa centrifuga e corrispondono a quello della pompa volumetrica.

Per questo si è scelto di porre in opera una pompa immersa con motore a calamita permanente tipo TMX 400 ed idraulica Mono tipo SM041, sospesa da 35 metri con un tubo Wellmaster di 1¼ ” di diametro. La testa del pozzo è stata fissata su una lastra di cemento che chiude il pozzo ad un altezza di 50 cm.

L’immersione della pompa è di 4,70 m, base motore. Il raccordo elettrico tra motore e casse di raccordo è assicurato da un cavo immerso di 4x6mm². Lungo il tubo si è fissato il misuratore di livello.

Dalla testa del pozzo parte una tubazione di acciaio, che giunge fino al serbatoio distante 4,20 m.

Le condotte di mandata e di distribuzione sono state realizzate in acciaio e dimensionate secondo le note formule dell’idraulica. Le tubazioni, interrate ad una profondità minima di 0.8 m e con un ricoprimento di sabbia per i primi 0.5 m e di tout-venant per i restanti 0.3 m, sono segnalate mediante un film plastico.1.1.2Sistema di acquisizione dati

Il manufatto di pompaggio è stato monitorato mediante il sistema di acquisizione dati Enerpac, specifico per le installazioni fotovoltaiche ibride o complesse.

Il sistema è stato adattato per potere misurare i principali parametri di funzionamento di una pompa col passare del sole e, perciò, è stato dotato di un’alimentazione elettrica propria costituita di una batteria Piombo-stagno di 6 Ah /12 Volt e di un modulo al silicio amorfo di 4Wp (potenza di picco).

I valori misurati ed i sensori corrispondenti sono i seguenti:

§         Irraggiamento solare: cellula al silicio policristallino fissato sul generatore ed orientata come i moduli,

§         Portata: contatore DN 40 con sensore ad impulso, 10 litri per impulso, e una precisione di 60 litri/ora per le misure ad intervalli di 10 minuti,

§         Misura di livello dell’ acqua nel pozzo: sonda elettrica,

§         Misura della temperatura ambientale: termometro situato sotto il cofanetto,

§         Misura dell’intensità del generatore: derivatore 7,5 A,

§         Tensione del generatore: misura diretta.

L’Enerpac effettua 2 tipi di registrazione :

§         Registrazione dettagliata della giornata: ogni 10 minuti i differenti parametri sono registrati e sono custoditi in memoria,

§         Registrazione globale della giornata: alla fine della giornata i valori cumulati e min/max. della giornata sono calcolati e registrati.

Le registrazioni effettuate sono state estratte col software specifico Enersoft mediante l’ausilio di un computer portabile e di una presa RS 232.

1.2           Analisi del funzionamento del sistema di pompaggio

La pompa e il sistema di acquisizioni dati sono stati installati nel Luglio del 2003.

All’inizio i moduli avevano un potere medio di 39 Wp e tenendo conto della domanda d’acqua del villaggio si è deciso di cambiare nell’aprile del 2004 con 8 moduli da 50 Wp le cui caratteristiche sono state descritte in precedenza.

A partire dal gennaio 2004 le registrazioni complete dei dati hanno permesso di effettuare un’analisi esauriente delle prestazioni dell’intero sistema di pompaggio solare.

1.2.1           Dati raccolti

I dati raccolti sono stati i seguenti:Da Luglio 2003 a Gennaio 2004

I valori globali giornalieri per ogni mese con specificati :

  • La portata giornaliera in litri per giorno;
  • La tensione massima del generatore durante la giornata;
  • La temperatura min e max;
  • L’ irraggiamento solare in W/m².
  • L’energia globale emessa dai moduli in Wh/m².

Le misurazioni ogni 10 minuti per 22 giorni dei seguenti dati:

§         La portata oraria in litri

§         La tensione del generatore

§         La temperatura

§         L’irraggiamento solare in W/ m²Da Gennaio 2004

Grazie alle misurazioni continue e complete si sono ottenute delle informazioni ulteriori riguardo l’energia giornalmente prodotta dal generatore e l’intensità massima sviluppata dal generatore per i dati globali giornalieri, mentre è stata misurata l’intensità istantanea rilasciata dal generatore per 141 giorni.

1.2.2           Analisi delle prestazioni del sistema in un anno

Da luglio 03 a fine gennaio 2004, la portata giornaliera è variata intorno a 6 m3/gg, (media di 5,9 m3/gg.) per un irraggiamento solare di 5,89 kWh/m²/gg su 200 giorni. A partire da febbraio, il miglioramento dell’ irraggiamento solare ed una temperatura più debole hanno favorito la produzione, 8,7 m3/gg per un irraggiamento solare medio di 6,96 kWh/m² durante 78 giorni. A partire da fine aprile, la portata giornaliera è migliorata grazie al cambiamento dei moduli, ed è passata in media a 9,2 m3/gg per 5,98 kWh/m².

È interessante notare l’evoluzione del rapporto portata – irraggiamento solare che traduce l’evoluzione relativa della portata durante l’anno.

In figura 7, in cui si riporta l’andamento delle portate emunte,  si nota da dicembre ad aprile un miglioramento dovuto alla temperatura diurna più debole, massima di 33°C contro più di 40°C per il periodo precedente.

Figura 7. Andamento della portata emunta giornaliera nell’arco temporale di un anno

In figura 8, in cui è rappresentato il rapporto fra la portata e l’irraggiamento solare, si possono distinguere quattro zone:

  • Da luglio a novembre durante la stagione delle piogge, si osservano dei grossi scarti da un giorno all’altro intorno ad un rapporto portata – irraggiamento solare di 1 circa,
  • Da novembre ad aprile: la qualità dell’ irraggiamento solare è migliore e la temperatura più fresca favorisce il rendimento dei moduli,
  • Fine aprile, il cambiamento dei moduli aumenta la produzione,
  • A partire di fine giugno, inizia la stagione delle piogge.

Figura 8 . Andamento del rapporto portata emunta / irraggiamento solare giornaliero nell’arco temporale di un anno

Questa curva prende in considerazione soltanto l’irraggiamento solare e non distinguere l’effetto della temperatura sulla produzione dei moduli che non è trascurabile come si potrà vedere più avanti. Mette tuttavia in evidenza una relativa migliore prestazione del sistema per i forti irraggiamenti solari ed un miglioramento globale per le ragioni spiegate nei punti precedenti.

1.1.1           Analisi delle misure giornaliere

Queste analisi sono state riportate su dei grafici che riportano l’andamento della portata in m3/ora, l’ irraggiamento solare in kW/m2 e il rendimento.

In ordinata è riportata la portata, mentre in ascisse il tempo con intervalli di 10 minuti.

E’ interessante mettere a confronto due grafici (figura 9 e figura 10) relativi alla situazione prima e dopo il cambiamento dei moduli fotovoltaici.

Figura 9 . Grafico del 18 Aprile 2004 – Andamento giornaliero della portata emunta, dell’irraggiamento solare e del rendimento prima del cambiamento dei moduli fotovoltaici Figura 10 . Grafico del 24 Aprile 2004 – Andamento giornaliero della portata emunta, dell’irraggiamnento solare e del rendimento dopo il cambiamento dei moduli fotovoltaici

Si può notare come la portata sia passata da valori intorno a 1,4 m3/ora a 1,6m3/h e la soglia di partenza scende a 360 W/m2, mentre il rendimento pompa-motore resta simile.

1.1           Rendimenti

Il rendimento dell’intero sistema è la misura dell’energia solare che viene trasformata in energia idraulica attraverso il sistema di pompaggio con i pannelli fotovoltaici.In questo grafico (figura 11) si può vedere come attraverso un anno intero il rendimento segua l’andamento dell’irraggiamento solare ed è altresì influenzato dalle temperature ambientali in misura inversamente proporzionale (all’incirca un decadimento circa di 0,4% / °C ).

Figura 11 . Evoluzione del rendimento globale del sistema nell’arco temporale di un annoPer quanto riguarda l’influenza dell’irraggiamento solare, il rendimento può essere migliorato attraverso dispositivi chiamati solar trackers (inseguitori solari) ovvero dei dispositivi che consentano la variazione di inclinazione dei pannelli.

In generale, la scelta migliore per ottenere un’efficienza medio-alta durante tutto l’anno, è quella di inclinare i pannelli di un angolo β proprio pari alla latitudine del sito in cui l’impianto è installato.

In realtà, disponendo di un sistema di orientamento automatico o manuale, si potrebbe fare di meglio calcolando l’inclinazione ottimale dei pannelli su base mensile.

1           Conclusioni

La memoria mostra un caso applicativo di utilizzo di sistemi fotovoltaici per pompaggio solare in un Paese del Sahel: Kokoarè nel Niger. Lo studio nasce da un’esperienza diretta degli scriventi che hanno sviluppato, per conto della Comunità Europea, dei sistemi di pompaggio solare.

Attraverso tale esperienza è emerso quanto segue:

§         la tecnologia del pompaggio solare si è dimostrata affidabile sia in termini di continuità nell’emungimento delle portate richieste sia nel rendimento globale del sistema che è passato da un valore del 32% in media di inizio funzionamento a picchi dell’ordine del 42%;

§         il vantaggio di tale installazione ha avuto degli effetti benefici e soddisfacenti per la popolazione locale in un Paese che, di fatto, non ha altre alternative relativamente ai sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica, se si eccettuano i tradizionali metodi di trasporto.

Di contro, certamente, rimangono dei punti su cui in futuro occorre lavorare. In particolare, facendo delle distinzioni relativamente alle tre figure coinvolte nel processo, si può sottolineare che:

§         Popolazione:

–         occorre rilevare che le possibilità economiche e finanziarie delle popolazioni limitano la loro capacità d’accesso ai prodotti fotovoltaici. Unanimemente gli utilizzatori e operatori stimano che il prodotto è piuttosto costoso e ciò costituisce un freno allo sviluppo di una politica di promozione dei materiali solari presso le popolazioni rurali e periferiche;

–         il sistema di pompaggio solare è poco conosciuto dalla popolazione, che, pertanto, non apprezza i vantaggi di tale tecnologia nel medio e lungo termine in rapporto ad altre forme di energia alternativa;

–         le difficoltà di accesso al credito bancario e le cauzioni richieste per ottenere dei prestiti, sono dei freni allo sviluppo delle attività nel settore;

–         i furti dei pannelli solari contribuiscono a rendere problematica l’attività del settore;

–         questo vandalismo riduce le volontà delle popolazioni, specialmente rurali, ad avvicinarsi a tale tipologia di energia.

§         Amministrazioni:

–         l’esonero totale dei dazi e delle tasse sui prodotti fotovoltaici non è ancora completamente realizzato, anche se vi sono delle forti differenze tra Stato e Stato ( nel Niger i dazi sono variabili dal 32% fino al 42% e le tasse (Iva) sono pari al 18%);

–         la dipendenza del mercato locale dall’importazione di prodotti fotovoltaici non facilita una politica dei prezzi.

§         Gestori ed installatori:

–         l’assenza di personale tecnico qualificato non contribuisce a favorire la valorizzazione dei sistemi fotovoltaici presso la popolazione;

–         alcune volte la messa in opera delle apparecchiature non è eseguita in maniera corretta.

Tuttavia, è da sottolineare che con una corretta politica di sostegno e cooperazione unita ad una accresciuta cultura nel settore da parte dei soggetti interessati, le succitate criticità possono essere, in modo relativamente agevole, superate, anche in considerazione del fatto che che tutte le esperienze svolte dagli scriventi hanno dimostrato che la qualità del servizio erogato è assolutamente soddisfacente.

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